Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, è intervenuta a Roma in Piazza Santi Apostoli, nel corso della manifestazione sindacale in occasione dello sciopero nazionale di 8 ore per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore della componentistica della filiera non metalmeccanica dell’automotive
Sintesi dell’intervento
“…Sono 45.000 i lavoratori della componentistica non metalmeccanica della filiera legata all’ automotive. Sono quelli dei settori gomma plastica, vetro tessile e chimica. Sono 7 i miliardi di euro quelli che rischiano di mancare all’economia italiana dei prossimi cinque anni e che corrispondono ad un calo di produzione del 10%, di una filiera che vale circa 55 miliardi e che occupa complessivamente poco meno di 170.000 persone.Una filiera che qualcuno fa fatica a riconoscere, una filiera che qualcuno definisce indotto, dimenticando che si identifica tra le principali fonti di occupazione del settore manifatturiero italiano…”.
“…Fatichiamo a comprendere quali siano gli indirizzi di politica industriale di questo paese.Quali siano le scelte e quali siano gli investimenti strategici, anche in campo energetico.Ma che sia chiaroL’incapacità della politica nel definire le linee di strategia industriale non sia un alibi per aziende e multinazionali come Stellantis che non aspettano altro per cogliere ogni occasione utile a delocalizzare la produzione in paesi dove la manodopera costa meno e, aggiungo, dove non esistono diritti sindacali…”.
“…Questa transizione richiede cambiamenti strutturali nell’industria automobilistica! Per allestire le auto elettriche saranno necessari materiali diversi ed in quantità molto inferiore rispetto ad oggi.Senza un piano nazionale di sostegno che favorisca la riconversione industriale, le aziende rischiano, come sta accadendo, di perdere quote di mercato e di avere forti ripercussioni sui livelli occupazionali.Spagna, Germania, Francia, attraverso politiche industriali mirate, investono massicciamente in ricerca e sviluppo producendo componenti innovativi, quelli necessari alla trasformazione delle filiere industriali.E il nostro Paese? In assenza di politiche adeguate stiamo rischiando di compromettere la capacità delle aziende di affrontare le sfide del futuro, di subirne le chiusure, perdendo così migliaia di posti di lavoro…”.
“…L’industria è la spina dorsale della crescita economica nazionale. La manifattura è il cuore pulsante di questo sviluppo…”.
Ufficio Stampa Uiltec