La dichiarazione di Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec
“Dobbiamo adoperarci per raggiungere, in ambito nazionale, l’autonomia energetica in tempi più celeri rispetto a quelli previsti del 2024. Da qui ad allora la crisi del settore, insieme ad una politica monetaria meno espansiva, rischia di far pagare un prezzo alto ai lavoratori e alle loro famiglie. Mai come ora siamo in prima linea per tutelare i più deboli”.
Lo ribadisce Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, commentando le previsioni dell’Ocse, riprese oggi dall’Istat, sulla decelerazione dell’economia mondiale a causa della crisi energetica.
“Tale tendenza si evince anche – ha continuato Piras- sulle rilevazioni dell’istituto statistico riguardanti gli incrementi congiunturali della produzione industriale. Crescono tutti i comparti del settore specifico ad esclusione di quelli collegati all’energia. E’ tempo che i Paesi dell’Unione europea si decidano a recepire come regola comune e condivisa un tetto al prezzo del gas. La nostra idea di transizione energetica continua ad essere quella che passa attraverso l’utilizzo del gas. Ci vuole la costruzione di nuovi rigassificatori in ambito nazionale che costituiscono le giuste infrastrutture dove rigassificare il gas liquefatto che dobbiamo far arrivare dall’estero prima possibile Ci vogliono carburanti a basso impatto ambientale ed occorre valorizzare il contributo energetico delle fonti fossili. Infine, bisogna ampliare la platea delle energie rinnovabili per la generazione elettrica, dato che l’attuale modello tiene conto quasi esclusivamente della produzione di energie solare ed eolica. Insomma, tutto possiamo fare, ma non stare a guardare. Se il nuovo governo batterà un colpo in tal senso, il sindacato farà la sua parte in modo responsabile per sostenere una transizione energetica utile all’autonomia e alla sicurezza del Paese”.
Ufficio Stampa Uiltec