Energia; Piras : “Venerdì incontriamo ministro per scongiurare a Portovesme chiusura impianti e rischio dei livelli produttivi ed occupazionali”

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01 Mar 2023

La transizione energetica non può rappresentare un costo per i lavoratori determinato da contesti di deindustrializzazione

“La transizione energetica non può rappresentare un costo per i lavoratori determinato da contesti di deindustrializzazione. E’ il caso che si sta profilando nel sito kss di Portovesme che rischia la chiusura dovuta al fermo impianti per il caro energia. Venerdì prossimo ci confronteremo col governo affinché siano garantiti la continuità produttiva, i correlati livelli occupazionali, gli investimenti necessari”.

Lo ha dichiarato Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, rispetto alla mobilitazione dei lavoratori del sito sardo intrapresa ieri per scongiurare la cassa integrazione per 1.500 addetti a tempo indeterminato e del licenziamento di 62 lavoratori interinali impegnati a Portovesme e a San Gavino.

In segno di protesta quattro lavoratori si sono insediati nella ciminiera più alta della  fabbrica e i lavoratori degli appalti sono riuniti in assemblea permanente nel piazzale della Portovesme srl, con presidio nella portineria degli appalti, dove sono state anche piazzate alcune tende.

“Col ministro Urso – ha continuato Piras – dovremo verificare diverse azioni possibili: la possibilità di riproporre lo strumento della Superinterrompibilità per le aziende energivore della Sardegna e della Sicilia; l’evenienza di siglare un contratto bilaterale con termini simili a quelli esistenti per altre imprese energivore del territorio Sardo e nazionale; la condizione di revisionare il metodo di fissazione del PUN (prezzo unico nazionale) sulla base della struttura dei costi delle singole fonti di generazione elettrica. Una cosa è certa: i lavoratori non dovranno pagare il prezzo di questo momento di difficoltà”.

Ufficio Stampa Uiltec

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