Agenzia Giornalistica Italia
“L’Eurallumina ha una procedura per il rilascio del Paur con la Regione Sardegna a cui è legato un piano di investimenti di circa 300 milioni di euro e il coinvolgimento di 1.500 lavoratrici e lavoratori; è necessario che da parte delle istituzioni – Regione e governo – ci sia la massima celerità affinché tutto si possa risolvere velocemente definendo tempi e modalità per far arrivare il gas in Sardegna, condizione indispensabile per far ripartire le produzioni”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i segretari territoriali del Sulcis-Iglesiente di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi, a proposito dello stabilimento di allumina di proprietà della russa Rusal nella zona industriale di Portovesme (Sulcis), i cui impianti sono fermi dal marzo 2009.
Il congelamento dei conti, disposto fra i provvedimenti contro la Russia per la guerra in Ucraina, seguito dalla riattivazione, dopo il ricorso della Rusal, ha preoccupato i sindacati. “Il blocco ai conti, poi revocato, avrebbe potuto avere una conseguenza devastante per l’attivita’ che l’azienda compie a Portovesme, per i lavoratori e per le imprese che continuano a lavorare, oltre che per l’ambiente”, sostengono i sindacalisti. “Attualmente sono al lavoro gli operai impegnati nei cantieri che si occupano della bonifica della falda. Una fermata degli impianti non potrebbe che provocare un disastro ambientale. Per questo motivo ribadiamo che è necessario che a questa situazione che rischia di essere sempre più drammatica si trovi una soluzione immediata”.
“Avere i conti bloccati, per un’azienda che negli anni ha sempre investito in Sardegna, è un dramma”, avvertono i sindacati. “Non si possono pagare gli stipendi e neppure i fornitori. Lo stop all’utilizzo di risorse proprie avrebbe potuto determinare anche uno stallo nelle attività di monitoraggio, tutela e prevenzione ambientale. Non possiamo che guardare positivamente all’impegno determinante del Prefetto di Cagliari che fissato un incontro per martedì 1 agosto e all’Agenzia del demanio”.