Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, ha concluso i lavori del Consiglio regionale Uiltec del Lazio
Tra una settimana con la presentazione del Nadef avremo la prova della verità sulle risorse disponibili per gli investimenti industriali. Siamo preoccupati
“Tra una settimana con la presentazione del Nadef avremo la prova della verità sulle risorse disponibili per gli investimenti industriali. Siamo preoccupati”.
Lo ha detto Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, ha concluso i lavori, oggi a Roma,del Consiglio regionale Uiltec del Lazio.
“L’industria -ha sottolineato Piras- rappresenta la spina dorsale dell’economia nazionale ed i settori di nostra competenza, come la chimica, il ‘made in Italy’, l’energia, la manifattura, costituiscono le strutture portanti della crescita nella attuale fase di transizione energetica. Mancano risposte precise al riguardo e le anticipazioni sulla difficoltà a reperire risorse sulla manovra ci mettono in allarme. Il peso dell’inflazione a livello continentale e le incertezze sulla modifica del patto di stabilità pesano sulla prospettiva delle scelte industriali. Il governo deve sostenere l’industria ed il sindacato ha la responsabilità di avanzare proposte precise a tal riguardo sia in ambito finanziario che del quadro normativo di supporto. Rispetto ai quaranta miliardi di euro, necessari al bilancio complessivo, al momento il dicastero dell’Economia e Finanze fatica a trovarne la metà. Per discutere su come fare il tempo è breve e la coperta è corta. A fine ottobre i numeri del Bilancio dello Stato saranno ufficiali. E’ necessario che le parti pongano in essere un confronto vero per orientare i contenuti del Pnrr, del Pniec e della stessa manovra economica”.
La leader della Uiltec ha indicato una serie di esempi concreti in campo energetico: “Siamo pronti –ha ribadito- a sostenere il percorso della transizione energetica, dal passaggio dell’uso del carbone fossile a quello dell’idrogeno verde, ma non si va da alcuna parte se non si ricorre all’uso del gas. Ravenna è destinata a diventare il principale hub tra Europa e Mediterraneo della cattura e dello stoccaggio del carbonio, ma manca un quadro normativo che garantisca, dopo la raccolta, la reimmissione nei giacimenti esausti utili allo stoccaggio. Un altro esempio di rilievo, è che l’Enel sosterrà la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle, in Sicilia,ma non basta l’inserimento dell’opera nel Pniec da parte del ministero dell’Ambiente, ma va sostenuta adeguatamente anche nel corso della intera realizzazione. In questo senso il governo deve fare la sua parte, affinchè la transizione energetica possa basarsi sul sostegno ad infrastrutture materiali ed immateriali, in modo garantire produzioni industriali e condizioni economiche correlate. Porto Empedocle e anche il progetto del rigassificatore di Gioia Tauro possono rappresentare un giusto volano di sviluppo per il Mezzogiorno insieme al completamento della dorsale adriatica del sistema dei gasdotti”.
Piras ha annunciato che il decennale della nascita della Uiltec sarà celebrato a Rimini i prossimi 2 e 3 ottobre: “Siamo – ha ricordato- un sindacato che ha lo scopo principale di rinnovare i contratti di lavoro e garantire dal punto di vista normativo ed economico gli addetti dei lavoratori impegnati nei settori di nostra competenza. In questo senso desideriamo avvicinare il nostro fare alle esigenze di chi lavora, accorciando ogni distanza. Siamo favorevoli al ‘Green deal’, ma non si va da nessuna parte se non lo si accompagna con un ‘Social deal’ che proceda di pari passo”
Ufficio Stampa Uiltec