Energia, Pirani (Uiltec): “Occorre salvaguardare l’industria primaria

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01 Giu 2021

Il segretario generale della Uiltec è intervenuto all’evento organizzato dalla Uil di Taranto

“Occorre salvaguardare l’industria primaria rappresentata da realtà come la chimica e la siderurgia, ma il Paese può farlo solo se tutela la propria sovranità nella produzione energetica”

Il segretario generale della Uiltec è intervenuto all’evento organizzato dalla Uil di Taranto “L’impegno, la coerenza, i risultati, gli esiti Rsu nel triennio 2018-2020. Numeri di un successo straordinario”

 “Bisogna assumere una politica industriale ed operare scelte correlate. Occorre salvaguardare l’industria primaria rappresentata da realtà come la chimica e la siderurgia, ma il Paese può farlo solo se tutela la propria sovranità nella produzione energetica”.

Lo ha detto Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, nel corso dei lavori in videocollegamento dell’evento “L’impegno, la coerenza, i risultati, gli esiti Rsu nel triennio 2018-2020. Numeri di un successo straordinario”, organizzata dalla Uil di Taranto.

“I risultati Rsu conseguiti dalla Uil di Taranto sono importanti – ha continuato Pirani- e fanno di questa organizzazione il fiore all’occhiello dell’intera confederazione pugliese, ma proprio in questa regione si gioca una strategica partita industriale.

In senso lato, si può affermare che non è chiaro il vettore da utilizzare per una coerente transizione energetica. Nel caso specifico, per la questione del futuro del sito Ilva, solo per fare un esempio, non si sa tuttora come verranno alimentati i forni elettrici dello stabilimento siderurgico in questione.

Il Pnrr approvato dal governo italiano non lo indica. La scelta che bisognerà porre in essere è quella dell’uso del gas per l’approvvigionamento energetico, determinante per arrivare alla produzione di idrogeno blu. Ma nessuno lo ha ancora deciso.

Questo è il problema. E se non si trova una soluzione si rischia di sacrificare la produzione siderurgica in Italia. E questo è solo uno dei problemi. Oltre alle politiche industriali è fondamentale salvaguardare quelle sociali.

Si parla tanto di riaperture produttive per far ripartire il Paese, ma quelle certe riguardano i licenziamenti che dalla fine di questo mese non risulteranno più bloccati. Inaccettabile!

Ci siamo preoccupati in questo ultimo anno di rappresentare un punto di riferimento in tema di sicurezza sul lavoro, ma riaprendo le imprese ricominciano a morire gli addetti mentre stanno lavorando.

Dinnanzi a tutte queste incongruenze, come sindacato, agiremo con coerenza, responsabilità e credibilità per affrontare le difficoltà e dare prospettiva al mondo del lavoro e a quello produttivo”.

Ufficio Stampa Uiltec

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