Dichiarazione di Daniela Piras, Segretaria generale Uiltec
Siamo preoccupati per le ripercussioni nelle tasche dei lavoratori che può avere la riforma del Patto di Stabilità, già comunicata dai vertici Ue ai Paesi comunitari, tra cui l’Italia. Occorre fare in modo che questa scelta non scarichi disagi soprattutto sui più deboli
“Siamo preoccupati per le ripercussioni nelle tasche dei lavoratori che può avere la riforma del Patto di Stabilità, già comunicata dai vertici Ue ai Paesi comunitari, tra cui l’Italia. Occorre fare in modo che questa scelta non scarichi disagi soprattutto sui più deboli”. Così Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, ha commentato le nuove regole comunitarie, inserite nelle riforma succitata, in particolare sul mancato scorporo di determinati investimenti produttivi dal conteggio del debito. “Andavano escluse-ha continuato Piras- delle voci tipiche del Pnrr come quelle rivolte agli investimenti per il settore digitale e per il green deal, dal calcolo delle spese obiettivo su cui si misura il rispetto dei parametri. Così non è stato. Siamo un Paese che ha un alto debito pubblico e se anche le voci di questi investimenti determinanti si uniscono all’entità del debito esistente, gli effetti del piano di rientro, indicato dai vertici europei, saranno ancor più onerosi per l’intera comunità nazionale, ma soprattutto per chi soffre i disagi della crisi economica. Tutto ciò avviene in una fase in cui entro giugno dovrà essere confermata all’Italia la terza tranche di risorse del Pnrr, indispensabile per poter guardare al futuro con la prospettiva di stabilità e crescita. Ecco perchè l’eccessivo rigore e la conseguente austerità che giungono da Bruxelles ci preoccupano”.
Ufficio Stampa Uiltec