Appalti: Pirani, “No a mobilità per 150mila addetti servizi pubblici essenziali”

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30 Giu 2021

Il segretario generale della Uiltec intervistato da AdnKronos Labitalia

Appalti: Pirani, “No a mobilità per 150mila addetti servizi pubblici essenziali”

Il sindacalista, sciopero e presidio per cambiare art. 177 codice “Oggi stiamo facendo uno sciopero perché è quasi una beffa, perché mentre si trovano accordi sui licenziamenti siamo alla vigilia dell’apertura di una procedura di mobilità per 150mila lavoratori e lavoratrici dei servizi pubblici essenziali luce gas igiene ambientale, quelli che hanno fatto andare avanti l’Italia nel pieno della pandemia”.

Così, con Adnkronos/Labitalia, Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, il sindacato di categoria dei lavoratori dell’energia, della chimica e del manifatturiero, dal presidio a Roma in piazza SS Apostoli per manifestare, insieme a Filctem Cgil, Flaei e Femca Cisl e ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali contro l’applicazione dell’art.177 del codice degli Appalti.

“C’è un articolo di legge il 177 del codice appalti -attacca Pirani- che dice infatti che questi settori devono essere frammentati, smembrati, devono essere per l’80% messi in appalto. Precarietà, incertezza, incidenti sul lavoro: è questa la beffa, è questo quello a cui noi diciamo di no”.

“Vogliamo dei servizi pubblici industrialmente avanzati che diano un servizio, che diano sicurezza e dignità a chi ci lavora. Via l’articolo 177 , cambiamo questa legge iniqua, mandiamo avanti delle politiche per un settore importante come quello dei servizi pubblici”, conclude Pirani.

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