Piras: “Governo si confronti col sindacato anche sulle politiche industriali”

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04 Set 2023

La leader della Uiltec, Daniela Piras, al Consiglio territoriale della Uiltec Piemonte

Sintesi delle conclusioni

Siamo alla prova della verità ed il governo deve scoprire le carte. Ora bisogna vedere quello che c’è dietro le tante enunciazioni riguardanti in particolar modo il lavoro e la produzione. Ora è il tempo delle scelte che devono trovare il consenso del sindacato attraverso in confronto serio ed articolato. Tutto sarà piu’ chiaro con la nota di aggiornamento al Def che verrà presentata a fine settembre.

Per accogliere le richieste dei ministeri, messe per iscritto nei giorni scorsi, il dicastero dell’Economia e Finanza dovrebbe trovare almeno quaranta miliardi di euro. Al momento ne ha sei. La coperta è corta, quindi. Si rischiano tagli non solo all’industria, ma alle politiche culturale e dell’istruzione. Così il Paese rischia una futura classe dirigente impreparata, inadeguata, incapace di utilizzare al meglio le risorse comunitarie.

Per noi è fondamentale il confronto con il Governo che misureremo propri sui fatti concreti a partire dalle prospettive indicate nella nota di aggiornamento al Def. A questo documento seguirà il varo della legge di Bilancio, entro il 20 ottobre. Questo passaggio costituirà proprio il momento finale della verità Ed in questo contesto il sindacato deve trovare il giusto spazio per far sentire la propria voce a chi governa.

Siamo profondamente interessati a tutto ciò che riguarda le scelte di politica industriale concernenti i settori di nostra competenza come quelli energetici, del tessile e della moda, del chimico e farmaceutico, del manifatturiero. Soprattutto la fase di transizione energetica dovrà basarsi su passaggi che favoriscano una produzione industriale sostenibile, ma soprattutto una tutela sociale comune e condivisa.

E’ bene discuterà nella logica del ‘Green deal’ ma e’ necessario farlo partendo dalle fondamenta di un ‘Social deal’ adeguato. Il sindacato da sempre, e mai come ora, risulta impegnato a valutare, monitorare, approfondire le tecnologie e normative, nazionali e comunitarie, connesse al Piano Industriale Verde dell’Unione Europea. In tale prospettiva risulta strutturale il contributo della parte sociale che rappresentiamo, nelle indicazioni riguardanti gli aggiornamenti del Pniec e del Pnrr.

Ci siamo dotati di un apposito comitato di esperti ed economisti per svolgere al meglio questa funzione. La nostra idea di transizione energetica continua ad essere quella che passa attraverso l’utilizzo del gas. Ci vuole la costruzione di nuovi rigassificatori in ambito nazionale che costituiscono le giuste infrastrutture dove rigassificare il gas liquefatto che dobbiamo far arrivare dall’estero prima possibile Ci vogliono carburanti a basso impatto ambientale, infine, bisogna ampliare la platea delle energie rinnovabili per la generazione elettrica, dato che l’attuale modello tiene conto quasi esclusivamente della produzione di energie solare ed eolica.

Ufficio Stampa Uiltec

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