Tasse e previdenza, l’opinione della Uiltec

}

25 Mar 2021

Abbiamo rilevato una molteplicità di temi condivisibili in relazione al contributo apportato lo scorso 19 marzo da Assofondipensione alle Commissioni Finanze di Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Le parti sociali con lungimiranza stanno sperimentando nuove forme contrattuali che incentivino e sostengano le adesioni ai fondi negoziali, ma il sistema ha bisogno di stabilità

L’indagine conoscitiva delle suddette commissioni parlamentari verteva sulla Riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario.
I fondi pensione in questi anni, hanno mostrato una comprovata resilienza alle variazioni negative del mercato raggiungendo mediamente risultati superiori al TFR lasciato in azienda, risultati ottenuti grazie alla sana e prudente gestione degli investimenti.
Le parti sociali con lungimiranza stanno sperimentando nuove forme contrattuali che incentivino e sostengano le adesioni ai fondi negoziali, ma il sistema ha bisogno di stabilità, i continui tentativi di modifica, gli annunci e gli interventi come quello del 2014 che ha innalzato la tassazione sui rendimenti hanno il solo effetto di destabilizzare i lavoratori. Le adesioni andrebbero invece sostenute attraverso un’azione coordinata di tutte le parti che coniughi il meccanismo del silenzio assenso ad una comunicazione istituzionale forte e diffusa sull’opportunità per i lavoratori di aderire ai fondi pensione. Parallelamente crediamo sia necessario utilizzare la leva fiscale al fine di sostenere il più possibile le nuove adesioni.
Occorre un rafforzamento del regime fiscale esistente attraverso un’evoluzione del sistema di tassazione attuale, basato sul modello di Esenzione in fase di versamento, Tassazione in fase di accumulo, Tassazione sulle prestazioni, verso un modello più europeo fondato sullo schema di Esenzione in fase di versamento, Esenzione in fase di accumulo, Tassazione sulle prestazioni) favorendo e rafforzando, in questo modo, la crescita del montante previdenziale dei lavoratori. Bisogna, poi, superare il meccanismo della tassazione “pro-rata” sulle prestazioni che risulta essere un meccanismo complesso penalizzante per i lavoratori che aderiscono da più tempo ai fondi. Inoltre, è necessario rivedere agevolazioni per i fiscalmente a carico, agendo per semplificare ed incentivare la possibilità data ai lavoratori di iscrivere i propri figli e familiari, anche se non lavoratori, ai fondi, creando loro, con lungimiranza, una posizione di previdenza complementare. È necessario intervenire per sanare tutte le disparità che ancora discriminano i lavoratori delle pubbliche amministrazioni per i quali la normativa vigente preclude l’applicazione di alcune norme in vigore per i lavoratori del settore privato. Bisogna dare attuazione agli impegni fiscali contenuti nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale in materia di implementazione degli istituti di welfare contrattuale, delle forme di previdenza complementare e dell’estensione ai comparti del pubblico impiego delle agevolazioni fiscali previste per gli aderenti dei settori privati. E’ fondamentale sostenere le imprese italiane attraverso l’investimento dei fondi pensione negoziali, così come fa Assofondipensione con Cassa Depositi e Prestiti. Questo progetto prevede l’investimento in fondi di debito e di equity selezionati dal Fondo Italiano di Investimento per il finanziamento e/o l’investimento in aziende italiane con programmi di crescita occupazionale e che non abbiano in corso procedure di ristrutturazione o processi concorsuali. Il progetto in questione deve essere fiscalmente tutelato al pari di altre tipologie di investimento, con la detassazione dei rendimenti e prevedendo un meccanismo di detrazione per le eventuali minusvalenze.
Siamo fermamente convinti che un incremento dell’adesione ai fondi integrativi possa costituire un sostegno alle prospettive dei lavoratori raggiunta l’età pensionabile, ma che possa allo stesso tempo determinare con investimenti certi un sostegno alla ripresa dell’apparato industriale del Paese.

Potrebbe interessarti